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Pastificio Cavalieri - Pasta di semola di grano duro: confezione assortita 5 kg
Gli “spaghettoni lunghi” Benedetti Cavalieri nascono da una speciale miscela di semola, ottenuta a partire da grano duro genuino, coltivato sulle ventose e soleggiate colline del sud. Ogni spaghetto ha uno spessore pari a 2,8 mm. La produzione avviene per mezzo di una trafila, realizzata in lega di bronzo, caratterizzata da fori fresati a imbuto da cui l’impasto prende forma. Il processo produttivo prosegue con una fase di essiccamento a temperature basse di circa 40 ore, fondamentale per amalgamare i componenti della pasta, conferendole quelle proprietà organolettiche che la rendono riconoscibile fin dal primo assaggio.
Così chiamate per via della forma non perfettamente circolare, le “ruote pazze” sono la quintessenza della ricercatezza e della cura profuse da Benedetti Cavalieri nelle sue produzioni. Si presentano in un formato cilindrico alto ca. 22 mm, costituito da una corona circolare (Ø 25 mm) e da un mozzo ((Ø 6 mm), tenuti insieme da 6 raggi di 9 mm. Le tre sezioni che compongono le “ruote pazze” (corona, mozzo e raggi) hanno tre spessori differenti. In tal modo, è possibile ricreare simultaneamente le sensazioni di morbidezza e di croccantezza tipiche di mollica e crosta del pane. Dopo la cottura, a differenza di quanto avviene con paccheri e rigatoni, le “ruote pazze” non vengono schiacciate, ma rimangono ben tese. Questa tecnica di lavorazione delicata consente di ottenere una pasta con un tessuto dalle proprietà assorbenti, capace di far penetrare in profondità il condimento per catturarlo.
La pasta Benedetto Cavalieri nasce da una rigorosa selezione del miglior grano duro che cresce sulle colline pugliesi e lucane. I metodi e le tecniche per la coltivazione del grano sono lontani dalle logiche della resa industriale e non implicano l’utilizzo massivo di fertilizzanti chimici, ma sono volti a ottenere un prodotto genuino e di alta qualità. La ricerca della qualità è il filo conduttore che unisce tutte le fasi del processo produttivo. Alla scrupolosa selezione del miglior grano duro, infatti, segue la cosiddetta tecnica di lavorazione “Delicata”. Questa si compone di diversi passaggi: prolungata impastatura, lenta gramolatura, pressatura e trafilatura al bronzo ed essiccazione a bassa temperatura. Il metodo “Delicato” è il marchio di fabbrica della famiglia Cavalieri, tramandato di generazione in generazione, che garantisce e preserva i valori nutritivi, i sapori, la consistenza e la permeabilità del grano autentico.
Fase di impasto - Materia prima è la semola ricavata da grani duri. Ciascun formato di pasta richiede un’appropriata miscela di semole che, dai silos, viene trasportata pneumaticamente al dosatore per l’impasto a freddo con l’acqua. L’impasto a freddo (non oltre 35°C), regolato da mani esperte, impedisce la “denaturazione termica” del glutine, la preziosissima sostanza nutritiva contenuta nel grano.
Fase di gramolatura pressatura e trafilatura - Dall’impastatrice, automaticamente, l’impasto viene spinto lentamente da un torchio contro una trafila con pressione moderata per evitare la “distruzione meccanica” del glutine e dei carboidrati. Per ciascun formato di pasta c’è una trafila con tanti fori. Usiamo ancora le trafile costruite in speciali leghe di bronzo con tante “camere di pasta” fresate a imbuto per ciascun foro d’uscita; attraverso questi fori passa delicatamente l’impasto per assumere la forma di spaghetti, penne. A questo punto la pasta per diventare secca, e quindi conservabile, deve essere opportunamente asciugata.
Fase di essicamento - Fase di essiccamento a bassa temperatura per non “denaturare” proteine e carboidrati: la pasta lunga (spaghetti, etc.) subito dopo la trafilatura si dispone automaticamente su canne ed entra nell’essiccatoio; qui, in un percorso di quattro piani è sottoposta ad un’azione alternata di ventilazione moderatamente calda e di “riposo”. La pasta corta (penne, etc…) viene tagliata all’uscita della trafila da appositi coltelli motorizzati e trasportata da nastri nell’essiccatoio dove si asciuga lentamente con un metodo simile al precedente. Per “bassa temperatura” intendiamo l’essicazione con temperatura dell’aria non superiore a 54 °C che corrisponde alla temperatura massima della pasta di 40 °C. I tempi di essiccamento variano da un minimo di 36 ore fino ad un massimo di 40 ore secondo la forma e lo spessore della pasta. A differenza dei sistemi industriali ad “alta temperatura” (fino a 120 °C e con tempo di essiccamento fino a 3 ore) il nostro “Metodo Delicato” consente di ottenere l’eccellenza della qualità nutrizionale, per la conservazione dei preziosi valori nutritivi del grano duro (proteine vegetali e carboidrati, elementi base della Dieta Mediterranea) e, allo stesso tempo, l’eccellenza della qualità organolettica, per magnificare quel gusto unico e quella consistenza naturale tanto apprezzata ancora oggi. Le diverse miscele di semola, le forme, gli spessori e i differenti tempi di essiccamento contribuiscono a dare un gusto e un “carattere” diverso a ciascun formato.
Fase di stabilizzazione - Conclusa la fase di essiccamento la pasta, prima di essere confezionata, “riposa” in un ambiente opportunamente climatizzato per consolidarsi stabilmente. In tutte le fasi del processo di lavorazione e confezionamento vengono eseguiti controlli affidati alla cura di personale esperto e responsabile.
Pastificio Cavalieri - Pasta di semola di grano duro: confezione assortita 5 kg
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Gli “spaghettoni lunghi” Benedetti Cavalieri nascono da una speciale miscela di semola, ottenuta a partire da grano duro genuino, coltivato sulle ventose e soleggiate colline del sud. Ogni spaghetto ha uno spessore pari a 2,8 mm. La produzione avviene per mezzo di una trafila, realizzata in lega di bronzo, caratterizzata da fori fresati a imbuto da cui l’impasto prende forma. Il processo produttivo prosegue con una fase di essiccamento a temperature basse di circa 40 ore, fondamentale per amalgamare i componenti della pasta, conferendole quelle proprietà organolettiche che la rendono riconoscibile fin dal primo assaggio.
Così chiamate per via della forma non perfettamente circolare, le “ruote pazze” sono la quintessenza della ricercatezza e della cura profuse da Benedetti Cavalieri nelle sue produzioni. Si presentano in un formato cilindrico alto ca. 22 mm, costituito da una corona circolare (Ø 25 mm) e da un mozzo ((Ø 6 mm), tenuti insieme da 6 raggi di 9 mm. Le tre sezioni che compongono le “ruote pazze” (corona, mozzo e raggi) hanno tre spessori differenti. In tal modo, è possibile ricreare simultaneamente le sensazioni di morbidezza e di croccantezza tipiche di mollica e crosta del pane. Dopo la cottura, a differenza di quanto avviene con paccheri e rigatoni, le “ruote pazze” non vengono schiacciate, ma rimangono ben tese. Questa tecnica di lavorazione delicata consente di ottenere una pasta con un tessuto dalle proprietà assorbenti, capace di far penetrare in profondità il condimento per catturarlo.
La pasta Benedetto Cavalieri nasce da una rigorosa selezione del miglior grano duro che cresce sulle colline pugliesi e lucane. I metodi e le tecniche per la coltivazione del grano sono lontani dalle logiche della resa industriale e non implicano l’utilizzo massivo di fertilizzanti chimici, ma sono volti a ottenere un prodotto genuino e di alta qualità. La ricerca della qualità è il filo conduttore che unisce tutte le fasi del processo produttivo. Alla scrupolosa selezione del miglior grano duro, infatti, segue la cosiddetta tecnica di lavorazione “Delicata”. Questa si compone di diversi passaggi: prolungata impastatura, lenta gramolatura, pressatura e trafilatura al bronzo ed essiccazione a bassa temperatura. Il metodo “Delicato” è il marchio di fabbrica della famiglia Cavalieri, tramandato di generazione in generazione, che garantisce e preserva i valori nutritivi, i sapori, la consistenza e la permeabilità del grano autentico.
Fase di impasto - Materia prima è la semola ricavata da grani duri. Ciascun formato di pasta richiede un’appropriata miscela di semole che, dai silos, viene trasportata pneumaticamente al dosatore per l’impasto a freddo con l’acqua. L’impasto a freddo (non oltre 35°C), regolato da mani esperte, impedisce la “denaturazione termica” del glutine, la preziosissima sostanza nutritiva contenuta nel grano.
Fase di gramolatura pressatura e trafilatura - Dall’impastatrice, automaticamente, l’impasto viene spinto lentamente da un torchio contro una trafila con pressione moderata per evitare la “distruzione meccanica” del glutine e dei carboidrati. Per ciascun formato di pasta c’è una trafila con tanti fori. Usiamo ancora le trafile costruite in speciali leghe di bronzo con tante “camere di pasta” fresate a imbuto per ciascun foro d’uscita; attraverso questi fori passa delicatamente l’impasto per assumere la forma di spaghetti, penne. A questo punto la pasta per diventare secca, e quindi conservabile, deve essere opportunamente asciugata.
Fase di essicamento - Fase di essiccamento a bassa temperatura per non “denaturare” proteine e carboidrati: la pasta lunga (spaghetti, etc.) subito dopo la trafilatura si dispone automaticamente su canne ed entra nell’essiccatoio; qui, in un percorso di quattro piani è sottoposta ad un’azione alternata di ventilazione moderatamente calda e di “riposo”. La pasta corta (penne, etc…) viene tagliata all’uscita della trafila da appositi coltelli motorizzati e trasportata da nastri nell’essiccatoio dove si asciuga lentamente con un metodo simile al precedente. Per “bassa temperatura” intendiamo l’essicazione con temperatura dell’aria non superiore a 54 °C che corrisponde alla temperatura massima della pasta di 40 °C. I tempi di essiccamento variano da un minimo di 36 ore fino ad un massimo di 40 ore secondo la forma e lo spessore della pasta. A differenza dei sistemi industriali ad “alta temperatura” (fino a 120 °C e con tempo di essiccamento fino a 3 ore) il nostro “Metodo Delicato” consente di ottenere l’eccellenza della qualità nutrizionale, per la conservazione dei preziosi valori nutritivi del grano duro (proteine vegetali e carboidrati, elementi base della Dieta Mediterranea) e, allo stesso tempo, l’eccellenza della qualità organolettica, per magnificare quel gusto unico e quella consistenza naturale tanto apprezzata ancora oggi. Le diverse miscele di semola, le forme, gli spessori e i differenti tempi di essiccamento contribuiscono a dare un gusto e un “carattere” diverso a ciascun formato.
Fase di stabilizzazione - Conclusa la fase di essiccamento la pasta, prima di essere confezionata, “riposa” in un ambiente opportunamente climatizzato per consolidarsi stabilmente. In tutte le fasi del processo di lavorazione e confezionamento vengono eseguiti controlli affidati alla cura di personale esperto e responsabile.
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