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'Slancio' sedia di design
Quando ho visto il prototipo di questa sedia e ne ho provato la robustezza, ho fatto un tuffo nel passato.
Avevo una quindicina d'anni e affrontavo i miei primi giorni all'Istituto per geometri e ragionieri di Montagnana.
La scuola era quanto di più vecchio e cadente si potesse immaginare.
Si saliva in aula da rumorose e polverose scale in legno.
Anche il pavimento, nei piani rialzati, era costituito da tavole di legno e il cambio delle ore era scandito da fragorosi calpestii in grado di far tremare i vetri.
In questo scenario un po' decadente, mi trovavo ad affrontare i primi giorni "alle superiori" senza uno straccio di amico. Ma fin dai primi momenti avevo avuto modo di notare forse l'unico, tra tanti, che sembrava più intimidito di me.
"Dalmi", questo il diminutivo derivato dal suo cognome, era un ragazzo enorme, e anche un po' foruncoloso e bruttino. Ma chi non era foruncoloso e bruttino a quei tempi e a quella età?
Poi, una volta scoperto di essere nella stessa classe, è stato facile fare amicizia.
Tra sfigati ci si intende in fretta...
Nel corso degli anni l'amicizia si è fortemente consolidata e oggi, anche se da un po' ci siamo persi di vista, lo ricordo sempre con grande piacere e un pizzico di nostalgia.
Eravamo entrambi "fuori dal coro" ma riuscivamo sempre a spassarcela forti del nostro alto profitto in tutte le materie. Ogni giorno facevamo tappa all'edicola dove stavamo particolarmente attenti a spendere bene quei pochi soldi che avevamo in tasca. Si comprava "Linus" e, massimo della trasgressione, "Il male"!
Un altro amico, sfigato anche lui, alto e dinoccolato che ce ne volevano quattro per fare un Dalmi, assicurava le letture normali. "Zanca" (questo il suo soprannome) era sfegatato interista e non passava settimana che il lunedì portasse a scuola la Gazzetta dello sport. Io ero strategicamente posizionato dietro Dalmi, e questo mi assicurava la totale copertura dalla vista dell'insegnante. Ogni lunedì sfogliavo tranquillamente le pagine della Gazzetta (ed erano ben più grandi della versione attuale) grazie alla copertura del mio grande amico.
Un giorno capitò che la sua sedia cedette e il tonfo sul pavimento di legno ancora viene ricordato con una certa angoscia dagli allora studenti del piano di sotto. Fortunatamente non successe nulla di grave: Dalmi non si ferì (solo un po' al suo orgoglio) e il pavimento non diede segni di cedimento.
Ecco, questa sedia di design, chissà attraverso quali misteriosi percorsi, ha richiamato in me questi ricordi.
La sedia è bella, larga e comodissima (ci starebbe molto comodo anche il mio amico Dalmi) e lo schienale accarezza la schiena donando una sensazione di morbido sostegno davvero piacevole.
E poi, è bella. Ha una linea affascinante, come quella di certe ragazze che a quei tempi, con il mio amico Dalmi, si faceva finta di non considerare, ma che invece si sbattevano, senza trovarne l'uscita, nello spazio dei nostri pensieri.
Tutto sommato, bei tempi, bellissime amicizie...
...Bellissima sedia.
Franco Ferretto
Dimensioni:
altezza 79 cm;
larghezza 54 cm;
profondità 46 cm;
altezza seduta 49 cm.
'Slancio' sedia di design
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Quando ho visto il prototipo di questa sedia e ne ho provato la robustezza, ho fatto un tuffo nel passato.
Avevo una quindicina d'anni e affrontavo i miei primi giorni all'Istituto per geometri e ragionieri di Montagnana.
La scuola era quanto di più vecchio e cadente si potesse immaginare.
Si saliva in aula da rumorose e polverose scale in legno.
Anche il pavimento, nei piani rialzati, era costituito da tavole di legno e il cambio delle ore era scandito da fragorosi calpestii in grado di far tremare i vetri.
In questo scenario un po' decadente, mi trovavo ad affrontare i primi giorni "alle superiori" senza uno straccio di amico. Ma fin dai primi momenti avevo avuto modo di notare forse l'unico, tra tanti, che sembrava più intimidito di me.
"Dalmi", questo il diminutivo derivato dal suo cognome, era un ragazzo enorme, e anche un po' foruncoloso e bruttino. Ma chi non era foruncoloso e bruttino a quei tempi e a quella età?
Poi, una volta scoperto di essere nella stessa classe, è stato facile fare amicizia.
Tra sfigati ci si intende in fretta...
Nel corso degli anni l'amicizia si è fortemente consolidata e oggi, anche se da un po' ci siamo persi di vista, lo ricordo sempre con grande piacere e un pizzico di nostalgia.
Eravamo entrambi "fuori dal coro" ma riuscivamo sempre a spassarcela forti del nostro alto profitto in tutte le materie. Ogni giorno facevamo tappa all'edicola dove stavamo particolarmente attenti a spendere bene quei pochi soldi che avevamo in tasca. Si comprava "Linus" e, massimo della trasgressione, "Il male"!
Un altro amico, sfigato anche lui, alto e dinoccolato che ce ne volevano quattro per fare un Dalmi, assicurava le letture normali. "Zanca" (questo il suo soprannome) era sfegatato interista e non passava settimana che il lunedì portasse a scuola la Gazzetta dello sport. Io ero strategicamente posizionato dietro Dalmi, e questo mi assicurava la totale copertura dalla vista dell'insegnante. Ogni lunedì sfogliavo tranquillamente le pagine della Gazzetta (ed erano ben più grandi della versione attuale) grazie alla copertura del mio grande amico.
Un giorno capitò che la sua sedia cedette e il tonfo sul pavimento di legno ancora viene ricordato con una certa angoscia dagli allora studenti del piano di sotto. Fortunatamente non successe nulla di grave: Dalmi non si ferì (solo un po' al suo orgoglio) e il pavimento non diede segni di cedimento.
Ecco, questa sedia di design, chissà attraverso quali misteriosi percorsi, ha richiamato in me questi ricordi.
La sedia è bella, larga e comodissima (ci starebbe molto comodo anche il mio amico Dalmi) e lo schienale accarezza la schiena donando una sensazione di morbido sostegno davvero piacevole.
E poi, è bella. Ha una linea affascinante, come quella di certe ragazze che a quei tempi, con il mio amico Dalmi, si faceva finta di non considerare, ma che invece si sbattevano, senza trovarne l'uscita, nello spazio dei nostri pensieri.
Tutto sommato, bei tempi, bellissime amicizie...
...Bellissima sedia.
Franco Ferretto
Dimensioni:
altezza 79 cm;
larghezza 54 cm;
profondità 46 cm;
altezza seduta 49 cm.
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